Per capire la vera natura dei Naresh, bisogna prima approfondire la storia dei Naedir e dei Leath, ma raramente le altre razze si adoperano a tale riguardo, preferendo accomunare gli elfi in un unico popolo o, ancora peggio, considerarli gruppi totalmente distinti.
La verità è che i Naresh, nome con cui gli altri elfi additano con tristezza queste anime perse, non sono propriamente un popolo. Non hanno una cultura, religione o una filosofia comune, bensì sono uniti solamente dall’odio.
Questo potrebbe sembrare un flebile filo conduttore, ma bisogna tenere presente che gli elfi in generale, più di ogni altra creatura, sperimentano le emozioni con una forza travolgente, che sia questo amore, gioia, rabbia o… odio.
Il rischio di essere travolti dalla ferocia dei loro sentimenti ha afflitto la razza sin dagli albori, una maledizione che loro chiamano Narasheeen, che può essere tradotto in “L’Annegare Dello Spirito”.
Coloro che vi soccombono possono sia entrare in uno stato catatonico che duri millenni, oppure venire bruciati in poche ore dalle loro passioni che li portano a uccidersi o venire uccisi. Sino a cinque secoli fa, queste erano gli unici due rischi associati al Narasheeen, ma poi si verificò il Rhamanat, “L’Ultimo Sonno”.
Alcuni tra i più antichi dei Naedir e dei Leath, esseri che avevano assistito all’origine della loro razza e alla separazione dagli Elfi dei Boschi, semplicemente si sdraiarono come per dormire, ma non si svegliarono più, i loro corpi mutati in pietra o piante.
La scomparsa in poche decadi di migliaia di Elfi, mise a dura prova la razza tutta, che indebolita, si trovò incapace di arginare la proliferazione di nuove ambiziose razze.
I sovrani dei Naedir e dei Leath, (Alarielle e Orion), per proteggere i loro sudditi, li guidarono in un esodo verso il Regno di Alfheim, dal quale partono spedizioni di Elfi per visitare e cercare di preservare gli altri regni.
Ma non tutti gli elfi accettarono questa soluzione, primo tra tutti Malekith, un Naedir, che con veemenza e passione cerco di convincere i sovrani che avrebbero dovuto combattere per preservare i loro territori.
Di fronte al rifiuto della sua Regina, abbandonò il suo popolo, divenendo un reietto insieme ai suoi seguaci, nel cuore di ognuno un odio nascente verso tutte quelle razze che li avevano mortificati nel loro orgoglio.
Nei secoli molti altri elfi, sia Naedir che Leath, si unirono alle loro fila, per le ragioni più disparate. Che si trattasse di una foresta distrutta, un clan massacrato, la perdita di una persona cara, il senso di frustrazione per la perdita di un passato di grandezza, tutti quegli Elfi il cui odio riesce a soverchiare il loro equilibrio o focus, trova rifugio sicuro e senso di appartenenza tra le fila dei Naresh.
Il loro odio è il loro focus, che li tiene al sicuro dal Narasheeen. Il loro odio ha avuto secoli per germogliare, crescere e piantare radici profonde.
Il loro odio non è più limitato alle altre razze, ma spesso si rivolge ai loro pavidi cugini, i quali non hanno avuto il coraggio di rimanere e lottare per quello che era loro di diritto. Nel corso dei secoli hanno affinato ulteriormente l’innata magia del loro popolo, concentrandosi soprattutto sui rituali. Ne sono seguiti anni bui in cui i Naresh catturavano e sacrificavano creature Ancestrali per i loro rituali, per sfruttare l’immenso potere che il sangue Ancestrale porta alla buona riuscita di un rituale.
La società dei Naresh è suddiviso in culti, che possono essere composti da pochi membri o arrivare a centinaia, ciascuno che trama e ordisce un modo per compiere la sua personale vendetta. Malekith è riconosciuto universalmente come loro leader in quanto il primo, oltre essere a capo del culto più numeroso e temuto, “I Discepoli della Vendetta”, ma non per forza detiene il potere personale più grande.
Questo perché il fatto di aver abbracciato l’odio ha avuto un effetto imprevisto nei Naresh, cioè dalla defezione nessuno di loro è caduto vittima del Rhamanat.
Questo significa che tra le fila degli elfi oscuri vivono esseri antichi come il modo stesso, molto più vecchi sia di Malekith, Alarielle o Orion. Esseri che custodiscono risposte a cui si è dimenticata persino la domanda, artefatti di una potenza inaudita, tutto al servizio di un odio senza tempo.
Molti nei secoli hanno cercato di trattare e mediare con questo strano popolo, ma benché essi dimostrano ancora un contegno civile, educato e colto, la triste verità è che in ognuno di loro si cela uno spirito feroce, che brama unicamente la caduta di tutti coloro che li circondano.