La Storia della Famiglia Bernstein

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La Famiglia Bernstein risiede a Londra da meno di vent’anni. A dispetto di quanto può tradire un cognome dalle sonorità Germaniche, i Bernstein provengono da Kiev, che ospitava una delle numerose enclavi di ebrei tedeschi residenti nella Russia zarista.
Gli affari di famiglia prosperavano, per quanto concesso dalle oppressive leggi antisemite dello Zar, fino a quando le cose iniziarono a peggiorare sotto Alessandro III, sovrano reazionario e convintamente antisemita. Le sue politiche via via sempre più oppressive promuovevano l'idea secondo cui gli ebrei erano accusati di aver ucciso Gesù Cristo e la calunnia di essere fautori dell'oppressione ai danni di slavi e cristiani.


Questo seme d'odio instillato nella popolazione dell'Impero Russo sprigionò numerosi focolai antisemiti, o pogrom, purghe cruente che portarono alla persecuzione e al linciaggio di numerose famiglie ebree. Nella notte del 15 gennaio dell’anno 1869, a Kiev si scatenò un pogrom di dimensioni mai viste prima e un manipolo di invasati fece irruzione nella casa dei Bernstein. Moses e la sua famiglia vennero svegliati nel cuore della notte da colpi di armi da fuoco e grida, mentre la folla inferocita sfondava la porta di casa, irrompendo nella stanza in cui viveva sua madre Efrat.
I latrati dei cani da caccia squarciavano la notte e Moses, con gli occhi arrossati dalle lacrime e dal fumo, radunò la famiglia.
Tra le grida della madre che veniva sbranata dai segugi, il patriarca riempì freneticamente una valigia.
Nascose in tutta fretta nelle cavità intime della moglie e della figlia i gioielli di famiglia, celando in loro una piccola fortuna, per potersi garantire un futuro in un posto lontano. La famiglia Bernstein fuggì nella gelida notte russa, per raggiungere Londra dalla Francia meno di 4 mesi dopo, accolta dalla comunità ebraica di Stepney. Con il denaro salvato nella notte di sangue, Moses comprò un laboratorio nel quartiere.




Questa prima acquisizione pose la pietra d’angolo di quello che presto sarebbe diventato un impero commerciale annidato tra i vicoli di Londra.Grazie ai primi commerci il negozio si espanse, annettendo dapprima i due esercizi limitrofi e poi l'intero stabile,Il civico 31 venne lentamente ristrutturato, celando dietro ai muri sporchi di fuliggine un efficiente centro operativo da cui venivano gestiti gli affari dei Bernstein. A pochi anni di distanza dalla sua apertura, Moses decise di ampliare il già redditizio business di famiglia, diversificando l'attività nel modo più spregiudicato: ricettazione di oro e preziosi, contrabbando. Nessuno si stupì quando, oltre ai preziosi, altri oggetti rari e ricercati iniziarono a comparire sui banchi della gioielleria. L'attività della Famiglia si sommerse rapidamente in una struttura criminale, aumentando le liquidità e aprendo la strada ad un nuovo redditizio business: l'usura. Nella Londra del boom economico, la prospettiva di un prestito senza la richiesta di garanzie faceva gola a molti aspiranti artigiani e piccoli imprenditori, che impegnarono i loro averi presso i Bernstein e firmarono lettere per aprire il loro piccolo esercizio commerciale, integrando il prestito con i risparmi di una vita.

Con la stessa semplicità con cui il prestito veniva concesso, la Famiglia , nella figura di Gavriel (il maggiore dei figli di Moses) si premurava di recuperarlo con ampio interesse. Mirabile fu la meticolosità con cui Gavriel e i suoi scagnozzi sigillarono case, espropriarono gioielli di famiglia e immobili, applicando la legge del terrore e della violenza.
Ancora oggi, la scia di quattrini insanguinati traccia la strada per il civico 31, il grande edificio dal quale Moses Bernstein si prepara a diventare il sovrano dell’East End di Londra.

ORGANIZZAZIONE

Fuggita dalla Russia europea in seguito a un sanguinoso pogrom, la Famiglia ebrea dei Bernstein è a Londra da oramai vent’anni, durante i quali è riuscita a costruire un solido impero del crimine. I figli del patriarca Moses svolgono principalmente l’attività di ricettatori e contrabbandieri, ma praticano anche l’usura e l’estorsione con discreto profitto. I membri sono riconoscibili per le bombette, gli abiti eleganti e ben pettinati, nonché per i tirapugni d’oro appesi alla cintura, simbolo della loro affiliazione (argento per i non-ebrei).
I Bernstein sono una dinastia di cui è difficile carpire le simpatie se non se ne porta il cognome o non se ne condivide la razza e la religione. Moses e i suoi figli si circondano di pochi elementi fidati che, per innata fiducia, rapporti commerciali decennali o perché tenuti al guinzaglio dai debiti, sono disposti a votare la loro vita a questo clan di strozzini spregiudicati.

Dalla zona dei Docks i Bernstein hanno introdotto nelle loro fila i resti di due piccole gang in declino: i Connaught (scaricatori scozzesi) e gli Old Rovers (protestanti dell’Ulster). Da qualche mese, sotto la supervisione della Famiglia, le due gang si sono ricostituite in una solida e agguerrita milizia da strada, incaricata di recuperare crediti e fare piazza pulita dei nemici di Israele. Gli scagnozzi dei Bernstein sono sempre in prima linea negli scontri e Moses si assicura che abbiamo molto più da perdere a pestare i piedi alla Famiglia, piuttosto che combattere il resto delle altre gang.

RAPPORTI CON LE ALTRE GANG


I BAMBINI DI WHITECHAPEL

Con gli orfani vige un regime di civile convivenza e apparente tregua. Tuttavia, i Bernstein hanno mire espansionistiche che riguardano alcuni isolati orientali di Whitechapel e Mamma lo sa bene.
Pare che la spregiudicata istitutrice non abbia molto apprezzato le avances e le offerte di protezione che Moses ha rivolto alle Dame di Dorset Street. Mamma considera quella gente suoi sudditi.

GENTE DI DORSET STREET

Moses considera la gente di Dorset Street come un nugolo di mosche fastidiose, che ronzano nei vicoli di Whitechapel e appestano l’aria pur senza fare veri danni. Non li teme come rivali, ma si tiene informato per evitare sorprese sgradevoli.
Questione diversa per le Dame di Dorset Street: Moses ha delle mire sugli isolati orientali di Whitechapel e vorrebbe stringere un’alleanza con loro.

CLAN LAMBETH

Seppur legati a mercati diversi, i commerci degli zingari infastidiscono non poco la Famiglia e il lungofiume di Limehouse, nella via di Narrow Street, resta un territorio conteso.
La tensione tra le due gang è palpabile, soprattutto dopo che un giovane gitano ha provato a derubare la Matrona Irit Bernstein, pagando questo affronto con molto sangue e una cruenta gambizzazione. Se si aggiunge che le bande Irlandesi affiliate a Bernstein e Clan Lambeth (Old Rovers e Corkers) sono nemiche giurate, se ne deduce uno scenario tutt’altro che pacifico.

SINDACATO RIVOLUZIONARIO DI BECKTON

oseph Wisenthal, nipote di Moses, è membro attivo del Sindacato. I Bernstein non hanno una vera opinione sui socialisti, li mal tollerano perché colpevoli di aver strappato loro un membro della Famiglia (anche se considerato di poco conto).
Pare che ultimamente, proprio per tramite di Joseph, ci siano stati dei sotterranei contatti d’affari tra le due gang.




I Personaggi

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Irit Wisenthal - Bernstein

L'eminenza grigia


“La famiglia è il tesoro più prezioso che i Bernstein possiedano.”

I Wisenthal sono un ramo decaduto della famiglia Bernstein. Sfuggiti al pogrom di Kiev insieme ai Bernstein non sono però riusciti ad unirsi all'impero economico di Moses. Irit è una donna austera e discreta, ma non per questo tagliata fuori dagli intrighi della famiglia. Irit Wisenthal-Bernstein è l'eminenza grigia cui nulla sfugge. Ha introdotto nell'entourage della famiglia persone che non ne portano il cognome (come Devorah Kogan) contro il volere di Moses.

Moses Bernstein

La guida del Popolo Eletto


“Non c’è Dio per cui sia stato fatto scorrere più sangue di quanto ne sia stato versato per il denaro.”

Patriarca della oramai quasi dinastia Bernstein, c’è un solo aspetto della Bibbia su cui Moses Bernstein ha sempre chiuso un occhio: idolatrare l’oro. Convinto che il suo nome sia un segno di Dio, noto per il rigore con cui ha educato i membri della sua famiglia e tutti coloro che orbitano intorno alla sua oramai quasi dinastia, Moses Bernstein incarna appieno l’opinione comune sull’amore dei figli di Sem per le ricchezze. Usura, traffici, contrabbando, ricettazione e qualsivoglia altra nefandezza sono all’ordine del giorno per questo uomo spregiudicato, che si cela dietro un aspetto flemmatico e paterno. Se William Shakespeare fosse vissuto sul finire del XIX secolo, pochi avrebbero avuto dubbi sulla fonte di ispirazione per la figura di Shylock.

Golda Bernstein

La moglie di Moses


“Se brilla ha la mia attenzione.”

Più di un uomo che non credeva nel destino ha rivisto le sue posizioni quando è venuto a conoscenza del fatto che Moses Bernstein ha sposato una donna il cui nome significa oro. Estremamente ricca, estremamente vanesia, estremamente annoiata, Golda Bernstein non si mette in primo piano negli affari della famiglia a patto che il denaro continui a scorrere nelle casse dei Bernstein. Non bisogna farsi ingannare dall’apparente distacco tra Golda e l’impero criminale dei Bernstein, non c’è parola pronunciata, mano stretta o scellino incassato che non sia stato precedentemente vagliato da lei. Nulla passa inosservato e più di una volta i piani della famiglia sono stati piegati al volere di Golda.

Batiya Bernstein

La figlia di Dio


“Questo cognome è una sicurezza nei bassifondi e un’onta nei salotti perbene.”

Sorprendentemente progressista, Batiya è la secondogenita di Moses e Golda. Pur apprezzando in parte l'agio e lo stile di vita derivante dalle attività della Famiglia non ne condivide la violenza e i mezzi. Vorrebbe slegarsi dalla casata per cercare di scollarsi di dosso un pesante cognome e una oscura tradizione familiare, cosa che la porta ad essere in conflitto con buona parte dei suoi parenti. Amante della pittura e delle arti, è vicina al pensiero delle suffragette.

Meir Bernstein

Colui che dona la luce


"Se fosse vero che sopravvivono i più forti sarei morto da vent'anni. Amico mio, la verità è che sopravvive chi corrompe le persone giuste."

Terzo figlio di Moses è l'unico membro della famiglia che potrebbe prendere il posto del padre. Seppur non dotato dell'intelligenza o della forza dei fratelli è l’unico che ha ereditato le spiccate doti sociali del padre (utili sia nelle attività lecite che quelle illecite). Meschino al punto giusto, vive però nell'ombra della madre Golda, in una relazione simbiotica che mal si sposa con le ambizioni di potere che Moses gli riserva.

Mathias Bernstein

Il dono di Dio


“Il fatto che tu non sia in grado di risolvere questo compito non lo rende più complesso o meno interessante, va semplicemente a suffragio della tua inettitudine.”


Un uomo dall’intelletto superiore e dalle capacità di calcolo fuori dal comune, Mathias Bernstein è il contabile della casata. A intaccare questo profilo che lo collocherebbe al vertice della Famiglia, una profonda difficoltà a interagire con il prossimo, l’assenza pressoché assoluta di empatia, un campionario di ossessioni e un disturbante mutismo selettivo.

Gavriel Bernstein

Dio è la mia forza


“La differenza tra il cesello in questi gioielli e il solco che ti lascerò sui denti sta solo nel tempo di esecuzione.”

Ogni sovrano che si rispetti (questa è l’opinione che Moses Bernstein ha di sé e che fa di tutto per instillare anche nel cuore dei londinesi) necessita di un paladino, un fedele esecutore della sua volontà. Ufficialmente apprendista orafo, il primogenito di Moses all’atto pratico è un picchiatore spietato, la cui ultima incisione non è stata un cesello nell’oro, ma bensì il solco di un tirapugni nel cranio di un debitore.

Devorah Kogan

L'orfana Ebrea


“Le punizioni della Mamma fanno sembrare i castighi biblici un gioco da ragazzi.”

Orfana sotto l’ala protettrice di Irit Bernstein, strappata alla banda dei Bambini di Whitechapel, Devorah è una donna astuta e arrivista che ha visto nei Bernstein una via di fuga dalla strada, unica casa dei bambini di Whitechapel. Intrattiene ancora rapporti con gli orfani di Dorset Street, all’insaputa della famiglia Bernstein e della stessa Mamma.

Fiona Morrison

La tagliagole scozzese


“Non affezionatevi alle persone, vi tradiranno. L’unica cosa a cui vale la pena affezionarsi è una lama spagnola, se la terrete affilata non smetterà mai di essere la vostra migliore amica.”


L’aspetto esteriore di Fiona Morrison potrebbe ingannare chi non se la è mai trovata contro: a questa donnaccia Scozzese manca della stazza dei suoi commilitoni e dei suoi rivali, ma sicuramente non le mancano lo sprezzo del pericolo e la scarsa considerazione della vita umana. Fiona si è fatta strada dal sudiciume delle strade di Edimburgo, vivendo sulle navi e per le strade, dandosi alla prostituzione e poi al crimine, dapprima coi furti e poi con gli omicidi su commissione. Nel 1880 è entrata nelle file dei Connaught, tre anni orsono si è ritrovata a capo della banda, dopo che il fondatore, suo marito, è stato condannato a morte per impiccagione.

Dr. Luke Cornell / D.ssa Leanna Cornell

Il medico di fiducia


“Cosa intendete con "Liquiderete una sterlina dal mio debito per ogni volta che cucirò uno dei vostri?", quanta gente avete intenzione di mandare al massacro?”

Medico di Manchester mandato in rovina da dei debiti di gioco "sanati" dai Bernstein. Forse anche il più esperto dei contabili faticherebbe a contare gli zeri del debito che ha accumulato (e che continua ad accumulare dopo ogni bisca) nei confronti di Moses. Ora, oltre a controllare la salute dei membri della famiglia, cuce le budella agli scagnozzi dei Bernstein quando finiscono a botte con lo zingaro sbagliato.

Gideon Murphy

La guardia del corpo


“La vita della Signora viene prima della mia. Per lei la famiglia viene prima di ogni cosa.”

Guardia del corpo personale di Irit Bernstein. È stato raccolto da Irit quando era ancora molto piccolo ed è diventato, non senza suscitare il fastidio di Moses, membro quasi effettivo della famiglia. È un uomo violento e spregiudicato. Ha recentemente gambizzato e massacrato di botte uno zingaro che ha provato a derubare Irit, tirandosi addosso le ire del clan di gitani. In quanto non ebreo, è stato inquadrato nella milizia degli Old Rovers.

Malcom O'Keefe / Maryann O’Keefe

L'orologiaio/a


“Dammi qui, che te lo faccio funzionare!”

Contrabbandiere inglese, nato a Belfast da una famiglia di coloni, cresciuto sui docks di Limehouse a botte e miseria. Nonostante sia un membro della gang degli Old Rovers, Malcom è entrato al servizio dei Bernstein in qualità di apprendista orologiaio. Il ragazzo è svelto con le mani e ha una mente portata per la tecnologia; è in grado di smontare e rimontare orologi ed è anche un buon meccanico. Sa inoltre utilizzare il telegrafo e il morse.

Connor Lee

Il titano


"Pur vivendo per mare i primi 20 anni della mia vita, ho visto più carceri che porti.”

Il capo degli Old Rovers è un titano Irlandese, criminale della peggior specie, cresciuto sulle navi dei contrabbandieri dell’isola di Man. Connor Lee per un certo tempo ha anche praticato la boxe a mani nude nelle gabbie clandestine di Belfast. Irlandese e fiero protestante, lealista fino al punto da tatuarsi una corona imperiale sul collo, Connor si è persino fatto cinque anni di galera per aver spaccato la testa ad un membro della banda dei Corkers che aveva insultato la Regina davanti a lui. Da quando è uscito di galera, Connor comanda i ranghi degli Old Rovers, banda affiliata ai Bernstein che da diversi anni aiuta, con i muscoli più che con la diplomazia, a far pendere la bilancia dal lato dei figli di Sem.

Frank Nettle

Il superstite di Glasgow


“No Signore. Non so di cosa state parlando, fatico a camminare e ci vedo molto male, non ho idea di cosa stia accadendo in quell’edificio.”

Criminale di origini Glasvegiane, il cui nome ovviamente non è Nettle ma Renton. Un tempo affiliato ad una banda di rapinatori Scozzesi, è l'unico rimasto in circolazione dopo che i suoi sono stati presi nel bel mezzo di una rapina. Si è finto storpio per sfuggire alla cattura e ora è al soldo della famiglia Bernstein. Negli anni si è anche riciclato come truffatore, per i furti su commissione, cosa che lo ha reso abile a seguire e cancellare tracce. Ha imparato a conoscere a menadito i vicoli dell'East End durante il suo periodo di latitanza. Il suo più grosso timore non è il mandato di cattura da parte di Scotland Yard, quanto la taglia che i suoi vecchi compari hanno messo sulla sua testa. La protezione che gli serve la trova nei Connaught, di cui è recentemente diventato membro, e dai Bernstein.

Brennan Mac Pherson

Il protettore della conoscenza


“Mi stai davvero chiedendo com’è passare la vita insieme a quella specie di orologio umano?”

Guardia del corpo di Mathias Bernstein, condivide forse un decimo delle sue facoltà intellettive. E’ la sua ombra e usa le sue doti di combattente per tirarlo fuori da situazioni da cui il suo carattere peculiare faticherebbe a farlo uscire illeso o, nella peggiore delle ipotesi, vivo. E’ un membro di spicco dei Connaught, milizia dei Bernstein, ed è uomo di fiducia di Moses, tanto da spingerlo a mettere l’incolumità del figlio nelle sue mani.

Ezekiel Fitzpatrick

Il precettore della famiglia


“Il Signore è un Dio geloso, pieno di vendetta ed ira. Scatena la sua vendetta su tutti coloro che si oppongono a lui e la sua ira si abbatte sui suoi nemici.”

Ogni Dinastia ha il suo mentore, come Aristotele precettore di Alessandro il Grande, Seneca precettore di Nerone, l’educazione della famiglia Bernstein è nelle sapienti mani di Ezekiel Abrahams. L’educazione di un Bernstein passa attraverso gli studi e le parole di questo viscido orafo, ossessionato dalle scritture e dalla citazione compulsiva dell’antico (cioè l’unico) testamento. Ha educato i figli di Moses, rispettato e amato dalla famiglia ricambia la stima difendendone il nome con ogni arma che possiede, poco importa che sia un fucile Brunswick o la sua lingua velenosa.

Helena Militsa Dubova

La cameriera personale di Irit Bernstein


“La Signora sa che conosco ogni sua segreta necessità.”

E’ la cameriera personale di Irit Bernstein, che un tempo, nella Russia Bianca, era al servizio della madre di Moses. A quanto si sa, è ebrea solo per metà: il padre era un giovane contabile al servizio di Moses, la madre una governante di casa Bernstein di origini ungheresi. Algida, elegante e molto puntigliosa nell’esercizio delle sue mansioni, è apprezzata da tutti i membri della Famiglia per la sua discrezione. Da alcuni più che da altri.