Questo seme d'odio instillato nella popolazione dell'Impero Russo sprigionò numerosi focolai antisemiti, o pogrom, purghe cruente che portarono alla persecuzione e al linciaggio di numerose famiglie ebree. Nella notte del 15 gennaio dell’anno 1869, a Kiev si scatenò un pogrom di dimensioni mai viste prima e un manipolo di invasati fece irruzione nella casa dei Bernstein. Moses e la sua famiglia vennero svegliati nel cuore della notte da colpi di armi da fuoco e grida, mentre la folla inferocita sfondava la porta di casa, irrompendo nella stanza in cui viveva sua madre Efrat.
I latrati dei cani da caccia squarciavano la notte e Moses, con gli occhi arrossati dalle lacrime e dal fumo, radunò la famiglia.
Tra le grida della madre che veniva sbranata dai segugi, il patriarca riempì freneticamente una valigia.
Nascose in tutta fretta nelle cavità intime della moglie e della figlia i gioielli di famiglia, celando in loro una piccola fortuna, per potersi garantire un futuro in un posto lontano. La famiglia Bernstein fuggì nella gelida notte russa, per raggiungere Londra dalla Francia meno di 4 mesi dopo, accolta dalla comunità ebraica di Stepney.
Con il denaro salvato nella notte di sangue, Moses comprò un laboratorio nel quartiere.
“La famiglia è il tesoro più prezioso che i Bernstein possiedano.”
I Wisenthal sono un ramo decaduto della famiglia Bernstein. Sfuggiti al pogrom di Kiev insieme ai Bernstein non sono però riusciti ad unirsi all'impero economico di Moses. Irit è una donna austera e discreta, ma non per questo tagliata fuori dagli intrighi della famiglia. Irit Wisenthal-Bernstein è l'eminenza grigia cui nulla sfugge. Ha introdotto nell'entourage della famiglia persone che non ne portano il cognome (come Devorah Kogan) contro il volere di Moses.
“Non c’è Dio per cui sia stato fatto scorrere più sangue di quanto ne sia stato versato per il denaro.”
Patriarca della oramai quasi dinastia Bernstein, c’è un solo aspetto della Bibbia su cui Moses Bernstein ha sempre chiuso un occhio: idolatrare l’oro. Convinto che il suo nome sia un segno di Dio, noto per il rigore con cui ha educato i membri della sua famiglia e tutti coloro che orbitano intorno alla sua oramai quasi dinastia, Moses Bernstein incarna appieno l’opinione comune sull’amore dei figli di Sem per le ricchezze. Usura, traffici, contrabbando, ricettazione e qualsivoglia altra nefandezza sono all’ordine del giorno per questo uomo spregiudicato, che si cela dietro un aspetto flemmatico e paterno. Se William Shakespeare fosse vissuto sul finire del XIX secolo, pochi avrebbero avuto dubbi sulla fonte di ispirazione per la figura di Shylock.
“Se brilla ha la mia attenzione.”
Più di un uomo che non credeva nel destino ha rivisto le sue posizioni quando è venuto a conoscenza del fatto che Moses Bernstein ha sposato una donna il cui nome significa oro. Estremamente ricca, estremamente vanesia, estremamente annoiata, Golda Bernstein non si mette in primo piano negli affari della famiglia a patto che il denaro continui a scorrere nelle casse dei Bernstein. Non bisogna farsi ingannare dall’apparente distacco tra Golda e l’impero criminale dei Bernstein, non c’è parola pronunciata, mano stretta o scellino incassato che non sia stato precedentemente vagliato da lei. Nulla passa inosservato e più di una volta i piani della famiglia sono stati piegati al volere di Golda.
“Questo cognome è una sicurezza nei bassifondi e un’onta nei salotti perbene.”
Sorprendentemente progressista, Batiya è la secondogenita di Moses e Golda. Pur apprezzando in parte l'agio e lo stile di vita derivante dalle attività della Famiglia non ne condivide la violenza e i mezzi. Vorrebbe slegarsi dalla casata per cercare di scollarsi di dosso un pesante cognome e una oscura tradizione familiare, cosa che la porta ad essere in conflitto con buona parte dei suoi parenti. Amante della pittura e delle arti, è vicina al pensiero delle suffragette.
"Se fosse vero che sopravvivono i più forti sarei morto da vent'anni. Amico mio, la verità è che sopravvive chi corrompe le persone giuste."
Terzo figlio di Moses è l'unico membro della famiglia che potrebbe prendere il posto del padre. Seppur non dotato dell'intelligenza o della forza dei fratelli è l’unico che ha ereditato le spiccate doti sociali del padre (utili sia nelle attività lecite che quelle illecite). Meschino al punto giusto, vive però nell'ombra della madre Golda, in una relazione simbiotica che mal si sposa con le ambizioni di potere che Moses gli riserva.
“Il fatto che tu non sia in grado di risolvere questo compito non lo rende più complesso o meno interessante, va semplicemente a suffragio della tua inettitudine.”
Un uomo dall’intelletto superiore e dalle capacità di calcolo fuori dal comune, Mathias Bernstein è il contabile della casata. A intaccare questo profilo che lo collocherebbe al vertice della Famiglia, una profonda difficoltà a interagire con il prossimo, l’assenza pressoché assoluta di empatia, un campionario di ossessioni e un disturbante mutismo selettivo.
“La differenza tra il cesello in questi gioielli e il solco che ti lascerò sui denti sta solo nel tempo di esecuzione.”
Ogni sovrano che si rispetti (questa è l’opinione che Moses Bernstein ha di sé e che fa di tutto per instillare anche nel cuore dei londinesi) necessita di un paladino, un fedele esecutore della sua volontà. Ufficialmente apprendista orafo, il primogenito di Moses all’atto pratico è un picchiatore spietato, la cui ultima incisione non è stata un cesello nell’oro, ma bensì il solco di un tirapugni nel cranio di un debitore.
“Le punizioni della Mamma fanno sembrare i castighi biblici un gioco da ragazzi.”
Orfana sotto l’ala protettrice di Irit Bernstein, strappata alla banda dei Bambini di Whitechapel, Devorah è una donna astuta e arrivista che ha visto nei Bernstein una via di fuga dalla strada, unica casa dei bambini di Whitechapel. Intrattiene ancora rapporti con gli orfani di Dorset Street, all’insaputa della famiglia Bernstein e della stessa Mamma.
“Non affezionatevi alle persone, vi tradiranno. L’unica cosa a cui vale la pena affezionarsi è una lama spagnola, se la terrete affilata non smetterà mai di essere la vostra migliore amica.”
L’aspetto esteriore di Fiona Morrison potrebbe ingannare chi non se la è mai trovata contro: a questa donnaccia Scozzese manca della stazza dei suoi commilitoni e dei suoi rivali, ma sicuramente non le mancano lo sprezzo del pericolo e la scarsa considerazione della vita umana. Fiona si è fatta strada dal sudiciume delle strade di Edimburgo, vivendo sulle navi e per le strade, dandosi alla prostituzione e poi al crimine, dapprima coi furti e poi con gli omicidi su commissione. Nel 1880 è entrata nelle file dei Connaught, tre anni orsono si è ritrovata a capo della banda, dopo che il fondatore, suo marito, è stato condannato a morte per impiccagione.
“Cosa intendete con "Liquiderete una sterlina dal mio debito per ogni volta che cucirò uno dei vostri?", quanta gente avete intenzione di mandare al massacro?”
Medico di Manchester mandato in rovina da dei debiti di gioco "sanati" dai Bernstein. Forse anche il più esperto dei contabili faticherebbe a contare gli zeri del debito che ha accumulato (e che continua ad accumulare dopo ogni bisca) nei confronti di Moses. Ora, oltre a controllare la salute dei membri della famiglia, cuce le budella agli scagnozzi dei Bernstein quando finiscono a botte con lo zingaro sbagliato.
“La vita della Signora viene prima della mia. Per lei la famiglia viene prima di ogni cosa.”
Guardia del corpo personale di Irit Bernstein. È stato raccolto da Irit quando era ancora molto piccolo ed è diventato, non senza suscitare il fastidio di Moses, membro quasi effettivo della famiglia. È un uomo violento e spregiudicato. Ha recentemente gambizzato e massacrato di botte uno zingaro che ha provato a derubare Irit, tirandosi addosso le ire del clan di gitani. In quanto non ebreo, è stato inquadrato nella milizia degli Old Rovers.
“Dammi qui, che te lo faccio funzionare!”
Contrabbandiere inglese, nato a Belfast da una famiglia di coloni, cresciuto sui docks di Limehouse a botte e miseria. Nonostante sia un membro della gang degli Old Rovers, Malcom è entrato al servizio dei Bernstein in qualità di apprendista orologiaio. Il ragazzo è svelto con le mani e ha una mente portata per la tecnologia; è in grado di smontare e rimontare orologi ed è anche un buon meccanico. Sa inoltre utilizzare il telegrafo e il morse.
"Pur vivendo per mare i primi 20 anni della mia vita, ho visto più carceri che porti.”
Il capo degli Old Rovers è un titano Irlandese, criminale della peggior specie, cresciuto sulle navi dei contrabbandieri dell’isola di Man. Connor Lee per un certo tempo ha anche praticato la boxe a mani nude nelle gabbie clandestine di Belfast. Irlandese e fiero protestante, lealista fino al punto da tatuarsi una corona imperiale sul collo, Connor si è persino fatto cinque anni di galera per aver spaccato la testa ad un membro della banda dei Corkers che aveva insultato la Regina davanti a lui. Da quando è uscito di galera, Connor comanda i ranghi degli Old Rovers, banda affiliata ai Bernstein che da diversi anni aiuta, con i muscoli più che con la diplomazia, a far pendere la bilancia dal lato dei figli di Sem.
“No Signore. Non so di cosa state parlando, fatico a camminare e ci vedo molto male, non ho idea di cosa stia accadendo in quell’edificio.”
Criminale di origini Glasvegiane, il cui nome ovviamente non è Nettle ma Renton. Un tempo affiliato ad una banda di rapinatori Scozzesi, è l'unico rimasto in circolazione dopo che i suoi sono stati presi nel bel mezzo di una rapina. Si è finto storpio per sfuggire alla cattura e ora è al soldo della famiglia Bernstein. Negli anni si è anche riciclato come truffatore, per i furti su commissione, cosa che lo ha reso abile a seguire e cancellare tracce. Ha imparato a conoscere a menadito i vicoli dell'East End durante il suo periodo di latitanza. Il suo più grosso timore non è il mandato di cattura da parte di Scotland Yard, quanto la taglia che i suoi vecchi compari hanno messo sulla sua testa. La protezione che gli serve la trova nei Connaught, di cui è recentemente diventato membro, e dai Bernstein.
“Mi stai davvero chiedendo com’è passare la vita insieme a quella specie di orologio umano?”
Guardia del corpo di Mathias Bernstein, condivide forse un decimo delle sue facoltà intellettive. E’ la sua ombra e usa le sue doti di combattente per tirarlo fuori da situazioni da cui il suo carattere peculiare faticherebbe a farlo uscire illeso o, nella peggiore delle ipotesi, vivo. E’ un membro di spicco dei Connaught, milizia dei Bernstein, ed è uomo di fiducia di Moses, tanto da spingerlo a mettere l’incolumità del figlio nelle sue mani.
“Il Signore è un Dio geloso, pieno di vendetta ed ira. Scatena la sua vendetta su tutti coloro che si oppongono a lui e la sua ira si abbatte sui suoi nemici.”
Ogni Dinastia ha il suo mentore, come Aristotele precettore di Alessandro il Grande, Seneca precettore di Nerone, l’educazione della famiglia Bernstein è nelle sapienti mani di Ezekiel Abrahams. L’educazione di un Bernstein passa attraverso gli studi e le parole di questo viscido orafo, ossessionato dalle scritture e dalla citazione compulsiva dell’antico (cioè l’unico) testamento. Ha educato i figli di Moses, rispettato e amato dalla famiglia ricambia la stima difendendone il nome con ogni arma che possiede, poco importa che sia un fucile Brunswick o la sua lingua velenosa.
“La Signora sa che conosco ogni sua segreta necessità.”
E’ la cameriera personale di Irit Bernstein, che un tempo, nella Russia Bianca, era al servizio della madre di Moses. A quanto si sa, è ebrea solo per metà: il padre era un giovane contabile al servizio di Moses, la madre una governante di casa Bernstein di origini ungheresi. Algida, elegante e molto puntigliosa nell’esercizio delle sue mansioni, è apprezzata da tutti i membri della Famiglia per la sua discrezione. Da alcuni più che da altri.
© The Bridge - Montodine Live. All rights reserved.